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Ninja Yashiki

Residenza ninja 11 S. R. TURNBULL, Ninja AD 1460-1650, Oxford, Osprey Publishing, 2003, plate E

La casa ninja appare, a prima vista, come una comune residenza, ma in realtà essa nasconde vari dettagli e strutture che la rendono simile a una sorta di fortezza in miniatura 22 Le case ninja più famose (ninja yashiki) sono due: un’abitazione nella vecchia provincia di Kōga (Shiga ken) appartenente in passato alla famiglia ninja Mochizuki ed in seguito in possesso di una compagnia farmaceutica chiamata Ōmi Seizai Co., Ltd. Il Museo di Kōka (attuale nome per Kōga), di epoca Genroku (1688-1703 d.C.), è uno degli esempi più rappresentativi di case ninja – qui esposte alcune foto –. L’altra si trova nell’attuale città di Kōka (Shiga ken) appartenente al Sig. Koyama Tadahiko.. L’immagine qui riportata rappresenta una tipica casa colonica con ricopertura in paglia di appartenenza ad un jōnin.

  1. Comune corridoio in legno levigato.
  2. Sala di ricevimento degli ospiti. In fondo alla stanza, dietro il dipinto appeso, si trova una piccola porticina che consente un rapido ingresso di guardie, in caso di necessità, provenienti dall’altra stanza, nonché la possibilità, da parte di terzi, di origliare i discorsi fatti all’interno della camera.
  3. Trappola con punte di metallo. Può essere evitata, per chi conosce il trucco, ed utilizzata come botola sotterranea.
  4. Piano superiore, accessibile tramite “scale rotanti” che possono essere richiuse e risultare pertanto invisibili.
  5. Le pareti del piano superiore hanno alcuni fori, piccole finestrelle che fungono da feritoie.
  6. Il magazzino superiore, quasi invisibile, può contenere armi, esplosivi, rifornimenti di cibo, ecc.. Vi è una botola sul soffitto che consente, in caso di pericolo, di fuoriuscire dall’abitazione passando per il tetto di paglia.

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Una stretta scala con una botola sotto.
Museo ninja a Kōka.

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Dietro un dipinto poteva nascondersi
una nicchia. Museo ninja a Kōka

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Un soppalco nascosto al terzo piano,
accessibile da due botole.
Museo ninja a Kōka

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Un pozzo nascosto si poteva celare sotto la botola.
Museo ninja a Kōka

Porte nascoste che si aprono ruotando su se stesse.
Museo ninja a Kōka.

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Ninja Yashiki – stampa.
Museo ninja a Kōka.

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Una scala in corda e legno che veniva calata da un attico segreto, al quale il
ninja vi aveva accesso tramite un passaggio dal soffitto esterno.
Museo ninja a Kōka.

L’esterno

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Esterno.
Museo ninja a Kōka.

L’esterno, anche, era progettato per garantire via di fuga in caso di attacco e al contempo un passaggio veloce di informazioni. Ecco quindi come vicino alla residenza ninja vi si potessero trovare dei cuniculi, o ad esempio torrette per segnalare con messaggi di fumo l’arrivo di potenziali nemici, etc. La disposizione dei campi di riso a raggiera, in alcuni casi, poteva essere voluta ricreando una sorta di labirinto che fungeva da fossato per tenere a distanza gli avversari.

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Accesso a una galleria sotterranea.
Museo ninja a Kōka.

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Corda nascosta tra le foglie.
Museo ninja a Kōka.

RESIDENZA “ANTI-NINJA”

Nijō jinya, uno degli edifici più noti a prova di ninja. La casa, situata nei pressi del castello di Nijō, apparteneva a un certo Ogawa Nagatsuka, un samurai che aveva abbandonato la sua via per dedicarsi al commercio e divenuto un ricco mercante. Per proteggersi, adottò nella sua casa una serie di misure preventive contro eventuali attacchi ninja. a) corridoio d’entrata; b) stanza d’ingresso; c) e d) corridoi; e) ed f) varie stanze; g) corridoio che dà accesso a un magazzino superiore; h) stanza che si affaccia a un giardino; i) giardino con posti per nascondere oggetti di valore; j) piccola sala da tè con un armadio a muro che nasconde una porta segreta; k) stanza da bagno del daimyō: fuori c’è una scala che può essere abbassata come una piattaforma; l) stanza del piano superiore che permette una fuga di emergenza; m) stanza nascosta; n) stanza da tè al piano superiore, oltre la sala nascosta; o) guardina nascosta sopra la camera di ricevimento degli ospiti; p) stanza; q) stretto pianerottolo con basso soffitto per limitare l’uso di spade; r) piccola stanza da tè; s) corridoio scuro con scale interne sul fronte; t) moderno corridoio 3 3 TURNBULL, Ninja AD…, op. cit., pp. 26, 45 .

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Pianta di Nijō jinya

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Modello del caratteristico “pavimento ad usignolo”, presente nel castello di Nijō a Kyōto. Il tipico scricchiolio, che fungeva da allarme, è dato dallo sfregamento delle linguelle in metallo nel legno stimolate dalla pressione del piede.
TURNBULL, Ninja AD…, op. cit., p. 63

Cinzia Dolcini

Laurea Specialistica Lingue e Civiltà dell’Asia Orientale (Giapponese)

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